La Linea Gotica. Il settore adriatico

La Linea Gotica (ribattezzata dai tedeschi Linea Verde nell'estate 1944) era una linea di difesa fortificata, edificata dall'esercito nazista, lunga 320 km che si estendeva da Pesaro, sull'Adriatico, a Massa Carrara, sul Tirreno. Era dotata di difese di vario genere: torrette di carro armate interrate, campi minati, fossati anticarro, trincee, reticolati, ricoveri scavati nella roccia, bunker per l'artiglieria e per le mitragliatirici (dette tane di volpe). Le zone maggiormente fortificate erano quelle costiere ed il settore appenninico a cavallo del Passo della Futa.

La Linea Gotica fu strategicamente e tatticamente un punto nodale della Campagna d'Italia: sbarrando di fatto l'accesso alla pianura padana, l'esercito tedesco ritardò di diversi mesi l'avanzata alleata verso nord.

La battaglia per lo sfondamento della Linea Gotica iniziò nell'agosto 1944 con una azione a tenaglia combattuta sull'Appennino e sulla fascia adriatica. All'8° Armata Inglese fu affidato il settore adriatico mentre alla 5° Armata Statunitense il fronte appenninico. La difesa tedesca fu sostenuta dalla 10° e 14° Armata.

Il settore adriatico fu teatro di una delle più violente battaglie della Campagna d'Italia. Nei territori del riminese si svolsero tragici ed eroici scontri, tra i quali è d'obbligo ricordare quelli per la conquista delle alture di Coriano e Gemmano e la carica del reggimento corazzato britannico dei Queen's Bays a Montecieco.

Tra fine settembre e inizio ottobre 1944 si svolse la lunga e durissima Battaglia dei fiumi che vide nel territorio del Rubicone e del Monte Farneto i punti nodali di violenti combattimenti, svoltisi in condizioni climatiche molto difficili.